PIANO STRAORDINARIO A FAVORE DEI
PERCETTORI DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI IN DEROGA E PERCETTORI DI SOSTEGNO AL
REDDITO
DAL SUSSIDIO
ALLE MISURE ATTIVE DI
RICOLLOCAMENTO NEL MERCATO DEL LAVORO
In
attuazione dell’azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego
e degli accordi Stato-Regioni del 2009 e del 2011/2012, sono stati avviati in Puglia
i percorsi di politica attiva rivolti ai percettori di ammortizzatori sociali
in deroga, condotti su due fronti:
-
attraverso
l’erogazione di servizi personalizzati forniti dai Centri per l’Impiego;
-
attraverso
l’attivazione di attività formativa, volta o all’inserimento o al
re-inserimento lavorativo.
L’attività
formativa, in una prima fase, è stata realizzata in favore dei beneficiari di ammortizzatori
sociali in deroga, con formazione di base.
La
presente proposta mira, invece, all’attivazione di un piano articolato di
interventi volto a:
-
promuovere
l’aggiornamento e il potenziamento delle competenze dei percettori di
ammortizzatori sociali in deroga attraverso l’avvio di appositi percorsi
formativi di carattere più specialistico derivante da una rilevazione anche
diretta delle figure professionali maggiormente richieste dal tessuto
produttivo pugliese;
-
implementare
percorsi di politiche attive all’interno dei Centri per l’Impiego;
-
prevedere la possibilità di attivare tirocini
formativi;
-
riconoscere
ai percettori degli ammortizzatori sociali in deroga nonché ai tirocinanti di
cui al punto precedente una dote occupazionale che ne favorisca la ricollocazione
nel mercato del lavoro;
-
coinvolgere il sistema degli enti locali nella
promozione della ricollocazione dei percettori degli ammortizzatori sociali in
deroga;
-
garantire
forme di sostegno al reddito per coloro i quali per effetto degli Accordi sottoscritti
a partire dal 2013 sono esclusi dagli ammortizzatori in deroga
Il
piano, inoltre, considera quale assunto teorico che l’andamento sempre più
preoccupante della crisi dimostra che il trasferimento sulla fiscalità generale
dei costi degli ammortizzatori sociali in deroga con valori costanti appare
difficilmente sostenibile nel medio periodo.
Si
rende, pertanto, opportuno in maniera chiara e incisiva coinvolgere sistemi di
sostegno di origine mutualistica che, ove presenti, andranno valorizzati e, ove
assenti, andranno costituiti e rafforzati.
La
verifica dell’impatto degli interventi previsti è affidato alla Cabina di regia
del piano straordinario per il Lavoro integrata da rappresentanti di ANCI e
UPI.
E’
istituita altresì una struttura tecnica paritetica di monitoraggio e
sorveglianza per il monitoraggio del piano e per individuare ogni utile azione volta
a migliorarne l’efficacia.
Il Presidente della Regione Puglia nell’illustrare il
programma alla stampa ha ricordato che dietro la parola crisi ci sono tante cose, per esempio,
in Puglia ci sono 23mila lavoratori in cassa integrazione in deroga e ci sono
17mila lavoratori in mobilità. 40mila persone, 40mila famiglie che vivono in
una condizione di assoluta precarietà e incertezza. Ha specificato ulteriormente che il Piano presentato riguarda
specificatamente questa platea, affinché possa essere ripresa in carico
globalmente dalla nostra amministrazione regionale, perchè possa essere censita
in tutti i suoi talenti professionali. Capire cioè che cosa è in grado di fare
ciascuno di questi 40mila, per riconnetterli con il sistema di imprese e con il
mercato del lavoro. Attraverso il Piano - ha aggiunto - li
prendiamo in carico, li seguiamo con nuovi tirocini formativi, integriamo il
loro reddito. Insomma non li abbandoniamo, anzi. Ci facciamo carico della
povertà e proviamo a combatterla. Questi lavoratori costituiscono un frammento,
ma è un frammento tra i più gelidi e più bui della povertà reale del nostro Paese.
Nel modello del Piano straordinario, molto apprezzato da tutto il partenariato (sindacati e associazioni datoriali) non solo per il suo carattere moderno e innovativo, ma anche per la velocità con la quale è stato messo a punto, è stato inserito, come già innanzi menzionato, l'elemento della verifica dei risultati. Un monitoraggio dunque continuo, in condivisione con il partenariato, con l'obiettivo di rendere sempre più stringente la Cabina di regia che è insieme programmazione e controllo.
Il Governatore pugliese ha voluto precisare che i compiti della politica sono questi e non altri, cioè programmazione e controllo. La politica, quando gestisce in prima persona fallisce e va incontro a situazioni scandalose. La politica deve cedere potere dal punto di vista della gestione e assumere l'orientamento di programmare e controllare. E questo non si può che fare insieme con il partenariato.
Un riferimento, doverosamente, è stato posto al lavoro importante che dovranno svolgere i centri per l'impiego. I centri per l'impiego devono essere dei cantieri operosi, con l'implementazione di servizi sia in termini quantitativi che in termini qualitativi.
Una
presentazione del piano è possibile visualizzarla al seguente link:
Cambiare è possibile! La Puglia è stato un
ulteriore esempio di politiche attive del mercato del lavoro. Futuri piani,
anche a carattere nazionale, potranno riguardare le modalità di fare impresa, una
impresa che guardi alle proprie risorse, ai lavoratori, che condivida con loro le
strategie e che integri i piani di welfare a quelli di produzione.
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