In omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia

In omaggio ai 150 anni dell'Unità d'Italia
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al Popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. - Art. 1 della Costituzione della Repubblica Italiana

mercoledì 20 febbraio 2013

A 5 GIORNI DAL VOTO CHE VOCE SI ALZA DALLA PUGLIA?


Quella di un vivace gruppo di cittadini che hanno deciso di alzare l’indice invece di puntarlo.
Sono spontaneamente confluiti in OPEN, una rete di persone e progetti, espressione di vari percorsi di cittadinanza attiva. Dall’animatore sociale al counselor, dal piccolo imprenditore all’operaio, dal professore al ricercatore universitario, dal dipendente di una pubblica amministrazione al precario, dal pre-adolescente al saggio uomo di una certa età. Donne e uomini che hanno offerto il proprio contributo, il proprio lavoro, il proprio tempo per analizzare i mal funzionamenti dell’attuale sistema e proporre eventuali soluzioni.
Ai candidati pugliesi si è chiesto, se eletti, di portare in discussione in Parlamento 5 temi prioritari:
-       l’ILVA, intesa come sfida per il rilancio di un’area industriale compatibile con l’ambiente e risorsa per la società;
-      le infrastrutture, quelle fisiche che si affianchino al formidabile processo di infrastrutturazione sociale che nel corso degli ultimi anni è stato sperimentato e consolidato nella regione;
-    l’ulteriore investimento sulle persone, che coinvolga contemporaneamente la scuola, la ricerca e l’innovazione;
-         lo sviluppo delle aree interne, risorsa sulla quale investire e non solo un luogo al quale approcciarsi in modo predatorio sacrificandone la biodiversità;
-     le politiche attive a favore dei NEET, i not educational employment or training, i giovani che non studiano e non lavorano e che spesso sfuggono anche alle indagini demoscopiche.
L’intervento conclusivo è stato affidato all’uomo attorno al quale questo gruppo di cittadini ha condensato il proprio impegno, Guglielmo Minervini, il quale, asserendo che nessuna forma di delega taumaturgica al leader oggi ci può salvare, ricordando un passaggio del film di Roberto Andò Viva la libertà, ha invitato a riscoprire il senso profondo della parola passione, per costruire un futuro per cui valga la pena spendersi.          

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